Casa Ofelia

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Conosciuta come Casa Ofelia dal nome dell’ultima proprietaria, Ofelia Marras, fu costruita nel 1901 dal padre di lei, Giuseppe Marras in 1626 mq di espansione.

Casa Ofelia è classificabile tra le case tradizionali costruite in mattoni di terra cruda comunemente detto “ladiri”che caratterizzano l’architettura rurale dei centri abitati del campidano. L’uso del mattone cotto è adibito principalmente alla realizzazione delle parti più critiche del fabbricato come i pilastri, gli archi e contrafforti. L’uso frequente del laterizio cotto testimonia le possibilità economiche degli antichi proprietari. È possibile riconoscere, inoltre, le componenti architettoniche e distributive della “Casa Campidanese a corte” che presenta una tipica disposizione (distribuzione – organizzazione?) a L con gli edifici a pianta rettangolare larghi intorno ai 6 metri. Il portale, realizzato con un arco di mattoni in cotto, costituiva anticamente l’unico ingresso alla proprietà.

La casa è sviluppata prevalentemente su un piano, mentre sul secondo piano è presente un solo locale, ha coperture a doppio spiovente con capriate lignee e orditure secondarie. L’abitazione è preceduta dal tipico loggiato comunemente chiamato “sa Lolla”, componente distributiva tipica della Casa Campidanese. Tale spazio è un prolungamento esterno della casa d’abitazione: ha infatti costituito allo stesso tempo un soggiorno, uno spazio in cui si esplicano molte attività lavorative domestiche, ma ha anche funzione dell’attuale andito perché su esso si aprono tutti i locali della casa che, tramite porte a vetri o finestre, possono prendere luce e aria. In Casa Ofelia sa “Lolla” è formata da un tetto a spiovente sostenuto da un sistema di archi in mattoni sul fronte antistante al portale e da un sistema architravato con i pilastri in mattoni sul lato del magazzino.

Acquistata a metà degli anni Novanta dal Comune fu ristrutturata con l’intento di renderla un centro culturale d’eccellenza come effettivamente è stato. Poiché l’area in cui è situata fa parte del “Centro di Antica e Prima Formazione” identificato dalla Regione Autonoma della Sardegna, su di essa sono consentiti unicamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo nonché di ristrutturazione edilizia interna proteggendo così la storicità dell’edificio. Attualmente Casa Ofelia è teatro di mostre e manifestazioni di varia natura e fulcro della vita culturale della città.