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locandina con foto di Emanuela Loi

Ricordando Emanuela Loi

Venerdì, 13 luglio 2012

"Il valore della memoria dei nostri cari, che hanno sacrificato la loro vita terrena per il bene comune, deve diventare un patrimonio per la nostra società". La famiglia di Emanuela.

Il pomeriggio del 19 luglio 1992 un'auto imbottita di tritolo esplose sotto la casa della mamma del giudice Borsellino, uccidendolo assieme alla sua scorta. Ad appena due mesi dalla strage di Capaci in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, il 19 luglio 1992 segna uno dei momenti più tragici nella lotta alla mafia.
Oltre a Paolo Borsellino morirono gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina; l'unico a sopravvivere è stato Antonino Vullo.
Dopo l'attentato, l'"agenda rossa" di Borsellino, agenda che il giudice portava sempre con sé e dove annotava i dati delle indagini, non venne mai ritrovata.

A vent'anni da quella tragica stagione di sangue Sestu ricorda e rende omaggio alla sua amata e compianta concittadina Emanuela Loi.

Vi invitiamo a partecipare a tutte le manifestazioni e a celebrare Emanuele Loi lasciando un pensiero, una testimonianza, un ricordo nella pagina facebook: https://www.facebook.com/RicordandoEmanuelaLoi.

Un ringraziamento ai familiari di Emanuela che hanno fornito e concesso la pubblicazione delle sue foto.

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