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25 Novembre: giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
In seguito alla risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una data simbolica, scelta in memoria dell'assassinio di Patria, Maria e Antonia Mirabal, le tre sorelle dominicane che nel 1960 persero la vita lottando per i diritti civili e di genere negati dal regime del dittatore Rafael Leonidas Trujillo.
Malgrado nei paesi occidentali siano stati fatti passi importantissimi sulla strada dell’affermazione dei diritti delle donne, da quello dell’autodeterminazione, al riconoscimento e alla promozione della parità di genere, malgrado le giovani generazioni siano cresciute in una nuova cultura del rispetto, incentivata da un’azione legislativa efficace, ancora oggi milioni di donne sono vittime di violenze di ogni tipo.
Questo accade non solo in paesi lontani o sottosviluppati, dove sono comuni pratiche crudeli e disumane quali le mutilazioni genitali o la lapidazione, ma persino nei paesi occidentali, e anche nel nostro.
Le statistiche ci dicono che in Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa; ogni giorno in decine di migliaia vengono maltrattate, umiliate, picchiate, violentate, nella maggior parte dei casi fra le pareti domestiche o per mano di ex mariti o fidanzati. Amori malati che confondono i sentimenti con il possesso, che non riconoscono alle donne il diritto di scegliere.
Per questo è importante fermarci a riflettere, a progettare e lavorare per porre le basi di una nuova cultura in cui si riconoscano effettivamente le differenze, cresca la tolleranza, si affermino i presupposti culturali per rendere il nostro mondo a misura di donna.