Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della liberazione dell’Italia dalla tirannide nazifascista.
E’ una ricorrenza che riveste per tutti noi una importanza fondamentale, anche se in apparenza sembra che l’interesse generale si sia molto attenuato per la storia e il significato di quel giorno.
Eppure, grazie al sacrificio di tanti nostri connazionali, di diversa formazione e provenienza politica e sociale, l’Italia da quel giorno ha intrapreso una strada difficile ma decisa verso la conquista di libertà individuali e collettive che oggi pongono il nostro paese all’avanguardia nel mondo delle democrazie occidentali.
Grazie al sacrificio e alle scelte di quelle persone possiamo vantare un periodo di pace come mai abbiamo conosciuto nella nostra storia. E con noi, tutta l’Europa.
Da quel momento, è partito anche un processo di progresso economico che ha cambiato completamente la struttura complessiva della società italiana, trasformando l’Italia da Paese prettamente agricolo, in buona parte analfabeta e arretrato, in una delle prime dieci potenze industriali del mondo. In questi settanta anni, si è registrata una rivoluzione sociale come mai si era verificata nella storia più che millenaria del nostro Paese. Infatti, i figli di operai, contadini, braccianti, artigiani, piccoli commercianti e piccoli imprenditori sono diventati nell’arco di pochi decenni la classe dirigente della nazione.
E se è anche vero che in questo momento soffriamo di una profonda crisi economica e sociale, di cui la disoccupazione -soprattutto quella giovanile- ne è il sintomo di maggiore criticità, è anche vero che grazie all’insegnamento e all’esempio di coloro che hanno posto le basi per questa Italia, noi oggi possediamo l’intelligenza e gli strumenti per rinascere e riprendere a progredire.
Con questi sentimenti, ritengo che anche noi cittadini di Sestu dobbiamo riconoscenza a chi anche con l’estremo sacrificio della vita ha reso possibile tutto questo.
E l’omaggio più sentito che possiamo rendere è quello di: NON DIMENTICARE.
Aprile 2015
Il Sindaco
Dr Aldo Pili