I toponimi

Numerosi sono i toponimi che distinguono le varie parti del territorio comunale. Alcuni sono antichissimi, altri più recenti, ma comunque secolari. Di qualcuno si è persa la memoria ed il significato che oggi sembra oscuro ed impenetrabile. Li elenchiamo dando per ciascuno, ove possibile, il significato.

Argiolas - Argioleddas

II nome di argiola deriva dal fatto che il luogo era destinato alla trebbiatura dei cercali. Is argiolas, ubicate nella zona dell'attuale Via Dante, erano di proprietà comunale, a cui si contrapponevano is argioleddas di dimensioni inferiori rispetto alle prime e di proprietà privata. Is argioleddas erano situate nella zona di Via Verdi (Marginarbu), ma altre private ne esistevano anche nella zona de su Scardeddu.

Arrocca (S')

II significato di questo toponimo è abbastanza chiaro; indica una zona pietrosa.

Bau de Sestu – Bau Luas

Bau significa passaggio, guado di un fiume.

Boscu de Poddano - Boscu Maccioni – Boscu Antoni Arriu – Boscu Impera Saddi – Boscu de Mangangiosa – Is Boscus – Boscus Nous

II nome di bosco sta ad indicare una zona di alta vegetazione; in queste zone però, più che alberi di alto fusto cresceva la macchia mediterranea che, indisturbata, raggiungeva altezze considerevoli. I primi quattro toponimi prendono il nome dai proprietari mentre Boscus nous è derivato dal fatto che la zona, già sottoposta a coltura, fu successivamente abbandonata impadronendosene nuovamente la macchia.

Bisenzu

II significato di questo toponimo ci è sconosciuto; forse deriva dal nome del proprietario, chiamato Bisenti (Vincenzo) e poi trasformato.

Bruncu de is Tanas – Bruncu Maimoni

Letteralmente muso, su bruncu sta ad indicare una prominenza del terreno; è riferito al rifugio di animali il primo, sconosciuto il secondo.

Cabriola Paderi

Cabriola , secondo alcuni, è la corruzione di Gabriele, quindi il toponimo deriverebbe dal nome del proprietario dei terreni, cioè Gabriele Paderi, ma nel XVIII secolo troviamo in atti notarili anche Cabril Paderi, il che significherebbe un ricovero di capre.

Campu sa Lua – Campu su Gureu

Campu ha il significato di terreno pianeggiante; gli altri nomi stanno ad indicare la vegetazione prevalente che vi cresce: salua è l'euforbia e su gureu è il cardo selvatico.

Cannaveral

Sconosciuto, figura in un registro del 1804.

Canneddu

Canneto; riscontriamo anche Cannedu de basciu (inferiore) e Cannedu de mesu (centrale).

Cannisonis

Canna palustre, quindi indica una zona paludosa.

Cantonera

La zona prende il nome dalla casa cantoniera costruita al decimo chilometro della S.S. 131 detta Cario Felice.

Cantonadas de Seurru

Cantonada è il capo della zona.

Cardulinu (Su) - Cardulineddu (Su)

Zona di crescita di funghi. 

Carroghedda

E il soprannome del proprietario dei terreni della zona, chiamato appunto Carroghedda cioè Cornacchietta. Si dice che fosse di Monserrato.

Carropu – Carropu Caddeo

Carropu indica la pozza d'acqua che sì forma nel letto di un torrente quando lascia lo scorrere dovuta ad un avvallamento del terreno.

Ceas de Garau

La cea è una vallata tra uno o due poggi. Garau come al solito è il cognome del proprietario.

Coa Santu Dominigu

Coa è il tratto terminale di una zona che si incunea in un'altra zona. La zona è intestata a San Domenico perché il proprietario lasciò i terreni alla chiesa per festeggiare questo Santo. È questa una usanza frequente nel XVII e XVIII secolo come si rileva dai documenti conservati nell'archivio parrocchiale di San Giorgio.

Gora Pila Matta – Is Coras

Gora indica un ruscello oppure un solco profondo per la raccolta delle acque. In origine il toponimo era "Pilu de Matta".

Corraxi – Mori de Corraxi - Corraxeddu

Questo è un toponimo dal significato sconosciuto. Qualcuno ipotizza che stia ad indicare il recinto per la custodia del bestiame. Ma in alcuni documenti del XVIII sec. troviamo scritto anche Forraxi che potrebbe derivare da forru come forredda, che sta ad indicare il focolare domestico, costituito anticamente da una buca scavata al centro della cucina. Forreddos vengono anche chiamate in alcune zone della Sardegna le grotte dell'epoca nuragica conosciute come domo de jana (vedi M.L. Wagner, D.E.S.). Poiché la zona di Corraxi è conosciuta anche col nome di Is Foradas de S'arena, dalle cave di sabbia attivate nel passato, appunto il nome Forraxi, trasformato poi in Corraxì, potrebbe voler significare luogo di forrus, cioè di cavità.

Corti Baccas – Corti Pisanu- Cortexandra

Corte nel medioevo era la fattoria con i suoi casolari disposti in cerchio per una più facile difesa. Attualmente sta ad indicare il recinto per la custodia del bestiame. È chiaro quindi il primo toponimo che significa recinto per le vacche; il secondo indica il nome del proprietario ed il terzo ci è sconosciuto.

Costa Cannedu – Costa Niagus – Costa S.Esu – Costa su Zippiri

Costa è un pendio non molto esteso e poco ripido. Di Cannedu abbiamo già detto; Niagus invece in origine era Gìuanni (Giovanni) Agus; Sant'Esu deriva dalla chiesa antica che sorgeva nel luogo intitolata a Gesù; su Zippìri è il rosmarino.

Crus (Is)

In certi paesi si da questo significato a terreni lasciati a riposo, quindi incolti. Questa tecnica è conosciuta anche col nome di berenili.

Cuccureddus- Cuccuru is Colorus – Cuccuru is Foradas - Cuccuru Limpiu – Cuccuru Moimoi – Cuccuru S. Antiogu – Cuccuru is Paras – Cuccuru de su Sordau – Cuccuru Trisina Trisina

Sono piccole colline, poggi. Quindi Cuccureddus significa poggetti, is colorus (i serpenti) perché frequentati da questi rettili, is foradas perché, come già detto, si cavava la sabbia; lìmpiu (pulito) cioè spoglio di vegetazione; moi moi è la corruzione di maimone; Sant'Antìogu (Sant'Antìoco) e is paras: vale per questi il discorso fatto per San Domenico; su Sordau era luogo di vedetta; trisina trisina letteralmente vuol dire macinare, ma il termine viene usato anche col significato di scorticare, lacerare la pelle soprattutto quando cadendo si striscia per terra.

Currulius

II curruliu è un uccello trampoliere; in italiano viene chiamato chiurlo, si nutre principalmente di vermi, insetti e lumache. Sta a significare che la zona è frequentata da questi uccelli. A Sestu è anche un soprannome.

Funtana Giò Loddo – Funtana Quadra – Funtana Stula – Funtana Santu Milanu - Funtanedda

Trattasi dei pozzi scavati per l'abbeveraggio del bestiame in varie zone del territorio comunale dalle quali hanno preso il nome.

Genna Cresia

Passo, porta; località che apre un altro ambiente geografico. È un toponimo frequente in Sardegna. Probabilmente il nome deriva dall'esistenza nella zona di qualche edificio religioso.

Giovanni S’Arrana

Altro toponimo derivato dal nome del proprietario dei terreni, indicato questa volta col soprannome (la rana) anziché col cognome.

Guardia Lada

Posto di guardia ampio, spazioso.

Leunaxi (Su)

Così viene chiamato in sardo l'oleandro, quindi zona dove cresce l'oleandro.

Magangiosa

Terra difettosa, poco fertile.

Mandara (Sa)

Terreni chiusi destinati al pascolo delle mandrie.

Margini Albu – Margini Arrubiu

Margini è un corto e ripido piovente, ma anche l'argine di un fiume; in questo caso accompagnato dall'aggettivo bianco (albu o arbu) e rosso (arrubiu) dal colore della terra.

Matta Manna – Matta S’Orrù' – Matta de su Pirastu – Matta S’Olia – Matta sa Carruba

Sono toponimi derivati dalla presenza di alberi che si evidenziano nella zona: l'albero grande, l'albero del rovo (detto impropriamente considerato che il rovo è un cespuglio), l'albero del pero selvatico, l'albero dell'ulivo, l'albero del carrubo.

Medau de Crabas

II medau o madau è il recinto dove si rinchiudono le pecore e le capre per la mungitura.

Mitza de su Fenu – Mitza Pudexia

La mitza è una polla d'acqua, una sorgente; la prima è caratterizzata dalle erbe che vi crescono attorno, la seconda dalla qualità dell'acqua che, ricca di sali minerali, non è potabile.

Murgueu (Su)

E un'erba, la stachide.

Moriscau (Su)

II significato di questo toponimo è sconosciuto. Mori in sardo significa sentiero, viottolo. In effetti, secondo quanto raccontano gli anziani, in passato nella zona un mori esisteva e portava alla chiesa di S. Lorenzo, nel territorio di Monserrato. 

Un'ipotesi avanzata dagli stessi anziani è che fosse mori de Cau, dal cognome del proprietario dei terreni. Potrebbe essere anche il luogo del fico d'india detto in sardo figu morisca, tanto usato in Sardegna per la recinzione dei terreni; ma gli anziani non ricordano nel luogo chiusure di tal genere. Altra ipotesi è che il termine derivi dalla coltura praticata nel luogo da tempi remoti, il grano, le cui spighe dopo la maturazione assumono un colore bruno; infatti in sardo ammoriscau vuoi dire imbrunito dal sole.

Mudoni

Altro termine di significato sconosciuto. Potrebbe essere il cognome di un proprietario. M. Pittau in i cognomi della Sardegna, Carlo Delfino Editore, Sassari 1990, registra: Mudone, l'accrescitivo-peggiorativo del cognome Mudu e pertanto significa "mutolone".

Murisinus

Identificava nel passato la stessa zona di Seurru. Murìsìnu in sardo vuoi dire gelso (Cossu A.- Flora pratica sarda - Gallizzi, Sassari 1968), perciò luogo dei gelsi.

Musciurilla (Sa)

E un'erba, la masticogna.

Nuracada

E il nome di un antico villaggio scomparso nel XV secolo.

Ollastu Mannu

Letteralmente l'olivastro grande, che naturalmente caratterizza la zona.

Pabarruga

Termine sconosciuto.

Paliteri

Soprannome del proprietario dei terreni. Vuoi dire fabbricante di palette (da focolare e da braciere).

Pardu (Su)

Il prato, luogo incolto destinato fino al 1846 al pascolo del bestiame, sia da lavoro che rude

Paulis (Is) – Pauli Mannu – Pauli Onniga o Palionni

Le paludi, la palude grande.

Perda Callonis

Questo toponimo deriva dalla presenza nel passato di giganteschi falli in pietra, oggetto di adorazione dagli abitanti primitivi.

Pintoreddu

Altro soprannome; significa il piccolo pittore.

Piscina Matzeu – Piscina Sa Murta – Piscina Sassa

Zona di acqua stagnante; la prima è denominata dal cognome del proprietario dei terreni, la seconda dalla presenza del mirto e la terza dall'acqua salata.

Riu Sa Canna – Riu Dulci (Durci) – Riu Mortu – Riu Su Leunaxi – Riu Sa Mandara – Riu Sassu – Riu Santu Millani – Su Riu

Riu vuol dire fiume, ma questi sono dei rivoli, a secco per la maggior parte dell'anno. Il primo prende il nome dall'abbondanza delle canne che crescono lungo le sponde; il secondo dalla qualità dell'acqua (dolce) contrapposta a sassu (salato); il terzo da l'idea delle acque stagnanti: gli altri prendono il nome dalle zone che attraversano.

San Gemiliano – San Michele (Santu Miali) – Sant’Esu – Santu Perdu (S. Pietro) - San Sebastiano – Santa Rosa

Queste zone prendono il nome dalle chiese erette in onore a questi santi, oggi scomparse ad eccezione della prima.

San Liberato – Santu Giorgi

Trattasi, come già detto per altre zone, di terre donate per festeggiare questi santi, da cui il nome a tutta la zona.

Scala Pira – Scala Sa Perda

La scala è un sentiero ripido, ricavato in un forte acclivio o in un ciglione a picco, che non è il nostro caso trattandosi di terreni pianeggianti e non si comprende quindi questa denominazione. La prima prende il nome dall'albero del pero; la seconda dai terreni sassosi che caratterizzano la zona.

Scardeddu (Su)

E' la trasformazione del nome serradeddu (piccolo chiuso) come si legge in documenti del XVIII secolo. Infatti la zona è caratterizzata da appezzamenti di terreno poco vasti, recintati, destinati da sempre alla coltivazione degli ortaggi per la buona qualità pedologica dei terreni. Qualcuno vuol derivare il termine da scarteddu (cestino) raccontando che un proprietario vendesse le arance prodotte nella zona per due baiocchi ogni scarteddu.

Serralonga - Serramanna - Serrixedda

La serra e un crinale, una dorsale allungata, poco agibile e spesso dilavata. Quindi nel nostro caso abbiamo una dorsale lunga, grande ed una piccola.

Seurru

È il nome dell'antico villaggio che sorgeva nella zona, disabitato dal XVI secolo.

Spina Cristi

Arbusto perenne spinoso per siepe, chiamato in italiano Spina di Cristo, Lyciurn europaeum L., che ha dato il nome alla zona.

Staini Sàdurru o Seuru – Staini Santu Giorgi – Staini Pauli o Pauli Mannu – Staini Saliu – Staini Cicciu Locci - Staineddu

Letteralmente stagno, acqua stagnante; oggi ad eccezione di Staini Saliu (stagno salato) sono tutti scomparsi per la colmatura e la bonifica della depressione.

Stradoni (Su)

Significa strada grande e si identifica con questo nome la S.S. n. 131.

Straccoxeddu (Su)

Il nome denota una zona umida. Di solito su straccoxiu è un luogo dove si sguazza con i piedi. Il Porru per straccosciai da il significato di "ingrassare il terreno". Altri lo definiscono luogo ricco di pascolo adatto per l'ingrasso del bestiame (L. Miglior -1 Comuni della Sardegna - 1987).

Tapius (Is)

Il tapiu è un muro di fango, costruito col ladiri il classico mattone ottenuto con un impasto di fango e paglia, asciugato al sole, tanto in uso in tutto il Campidano per le costruzioni fino a pochi decenni fa. Pertanto il termine indica una zona di terreni chiusi con questo sistema.

Tacori o Taccori

È un cognome diffuso a Sestu, quindi come per altre zone, trattasi del cognome di qualche proprietario che possedeva terreni nella zona.

Terra Domus

Esistevano nel passato delle costruzioni, forse qualche fattoria.

Terra Maini

È la qualità della terra che caratterizza i terreni della zona; trattasi di terra nera cretacea, molto appiccicosa.

Terra Mamusa

Mamusa è il cognome del proprietario.

Tonara

Anche questo è un cognome; risulta in documenti del XVIII secolo.

Zicchiria (Sa)

Altra erba che da il nome alla zona. Trattasi dell'aneto.

 

Autore: Franco Secci -storico

 

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